Inaugurazione Padiglione Cinese alla Biennale
Il presidente della fondazione Venezia 2000 Giuliano Segre ha partecipato all’inaugurazione del Padiglione Cinese alla 16^ Biennale di Architettura.
«Questa fondazione – ha detto Segre salutando l’ambasciatore cinese in Italia Li Ruiyu – è nata nel 1986 per la candidatura di Venezia per l’EXPO mondiale del 2000. Non ci siamo riusciti allora, ma la città ha avuto dieci anni dopo un proprio padiglione all’EXPO di Shanghai e ancora ricordiamo la splendida e fraterna amicizia con la quale è stata accolta Venezia nel 2010.
Venezia 2000 diede una grande collaborazione al padiglione veneziano, proprio perché il motto di Shanghai “better cities, better life” era molto importante per una città che da mille anni propone una vita migliore per i suoi abitanti, aprendo con la Cina il primo ponte fra civiltà che risalgono nella storia e reggono ora il futuro del pianeta.
Il titolo di questa Biennale è “Freespace”. Infatti l’architettura non rinchiude fra muri, ma apre alla vita in comune. Crea uno spazio libero, come quello che accolse Marco Polo e Matteo Ricci aprendo la Via della seta: quella che il Presidente Xi Jinping ora riporta qui.
Oggi come allora Venezia è aperta al mondo intero. Ma oggi questo è un problema: ogni giorno tante persone vengono in questa città e Venezia offre la sua straordinaria bellezza creando conoscenza e cultura nei suoi visitatori, ma consumando anche sé stessa. Bisognerà costruire nuove politiche parallele al turismo tradizionale. Invece di consumare Venezia qui, si può portare un po’ di Venezia nel mondo. La mia fondazione sta studiando un progetto in questa direzione. Come negli anni passati la presenza della cultura cinese sarà intensa, dentro e fuori Biennale; anni fa l’agenzia Xinhua disse che durante la Biennale “la Cina era ovunque a Venezia”; noi vorremmo che – fra un po’ di tempo – Venezia sia ovunque in Cina: un amico che da mille anni accompagna un grande paese».